Cenni storici

Storia

E’ nei dintorni delle grotte del Pulo che si ravvisano testimonianze preistoriche di primi insediamenti umani. Necropoli e capanne sarebbero, infatti, i nuclei originari della futura Molfetta. L’uso del condizionale è d’obbligo in quanto, secondo l’ipotesi più accreditata, la nascita della città sarebbe da attribuire all’avvento dei Greci nel IV secolo a.C. quando si dispiegava la civiltà mediterranea.

Dopo le migrazioni elleniche, fu la volta dei romani, sotto il cui dominio furono fortificati gli accessi principali e le mura. L’imponente opera di rafforzamento delle strutture di difesa continuò anche nel Medioevo, dopo la caduta dell’impero romano. Con i Goti, i Bizantini e i Longobardi vennero edificati torri e torrioni per segnalare incursioni provenienti dal mare. Attorno all’anno 1000, con l’arrivo dei Normanni, Molfetta - già grosso centro marittimo - divenne punto di partenza per le crociate. La prosperità economica, dovuta ai traffici via mare (commerci con Venezia, Alessandria d’Egitto, Costantinopoli, Ragusa e Amalfi) ebbe riflessi positivi anche sullo sviluppo urbano, con la costruzione di Duomo ed Episcopio. La fase di splendore fu però interrotta dalla dominazione spagnola. L’assenza di un forte potere centrale e i contrasti tra i ceti culminarono nel “Sacco di Molfetta” (1529) quando la città fu invasa dai francesi e rasa al suolo.

La popolazione diede vita, in seguito, a un imponente sforzo di ricostruzione riparando le muraglie, innalzando nuovi palazzi ed edifici civili, ricostruendo templi e scavando cisterne. Nel 1861, Molfetta entrò a far parte del Regno d’Italia unificato. Gli inizi del ‘900 furono nel segno dell’espansione economica, ma le due guerre mondiali decimarono la popolazione e la città fu cannoneggiata.

Nel dopoguerra, la sua fisionomia fu profondamente modificata con la nascita di nuovi quartieri, edifici scolastici e chiese. Oggi, Molfetta è uno dei più importanti centri ittici della regione Puglia.

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