"Finalmente i lavori su via Olivetti, ma sulla mitigazione rischiamo di perdere quattordici milioni di euro"

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zona_asi"Finalmente l'Asi si occupa dei lavori a via Olivetti, popolata ogni giorno da centinaia di lavoratori e cittadini e che diventa una laguna insopportabile a ogni pioggia, con gravi problemi di Protezione Civile che abbiamo più volte denunciato. Come sindaco della città, festeggio la comunicazione dell'Asi - che però apprendo a mezzo stampa, dal comunicato di una forza politica di centrodestra -  e al presidente Martinelli dico: vigileremo perché tutto si svolga nei tempi previsti. Non c'è più un solo minuto da perdere, per l'efficienza e la sicurezza di un'area importante e strategica della città". Così commenta il sindaco Paola Natalicchio la notizia dell'avvio dei cantieri in zona Asi da parte del cda, che svolgerà sul tema una conferenza domani convocata dal Nuovo Centrodestra. "È incredibile che il senatore Azzollini metta il cappello sulle opere di sicurezza in zona industriale con una iniziativa marcatamente politica e propagandistica, come se lo sviluppo industriale della città di Molfetta e la sicurezza dell'area fossero una questione di destra o di sinistra. Un segnale di infantilismo politico acuto, che è arrivato allo sgarbo istituzionale di non invitare alla conferenza né il sindaco della città, né il rappresentante istituzionale della Regione Puglia che è l'ente che ha finanziato le opere".

"Ma la cosa grave della conferenza di domani non è certo lo sgarbo istituzionale. È lo sconcertante attaccamento alla poltrona dell'Asi che Azzollini sente addirittura l'esigenza di mostrare davanti ai giornalisti e alle telecamere. Io ripeto allora la domanda che ho fatto già in Assemblea Asi lo scorso 5 maggio e ho scritto in una lettera al presidente Martinelli: siamo sicuri che Azzollini possa sedere ancora in quel cda? La legge dice una cosa, con chiarezza: il senatore è incompatibile. Un abusivo nel cda del consorzio da cui dipendono le sorti economiche del territorio. E allora c'è una sola notizia, a questo punto, che aspettiamo da Azzollini domani davanti alla stampa: le sue dimissioni dal consiglio di amministrazione dell'Asi". Azzollini risulta incompatibile in quanto l'art. 13 dello Statuto del Consorzio prevede espressamente che "non può ricoprire la carica di componente del CdA chi si trovi in condizione di incompatibilità a ricoprire la carica di Sindaco o Presidente di un Ente consorziato". La carica di senatore rende Azzollini evidentemente  incompatibile con la carica di sindaco, e automaticamente incompatibile con il ruolo di componente del CdA.

"Lo ripeto - continua il Sindaco - è una notizia positiva e attesa la conclusione di un procedimento che riguarda la città soprattutto se contribuisce a migliorare le condizioni di sicurezza della rete viaria della zona Asi, più volte sollecitata da questa amministrazione, ma è quanto meno singolare che l'annuncio arrivi con il solito tono mecenatesco da Azzollini che non potrebbe nemmeno sedere su quella poltrona. Siamo davvero alla politica della faccia tosta, incurante delle regole e delle leggi".

E il sindaco conclude: "Non lascerò al senatore che divida la città su lavori che sono patrimonio di tutti. Ben vengano questi lavori, lo ripeto. Miglioreranno la situazione della zona evitando qualche allagamento,  a beneficio dei lavoratori e dei cittadini. Ma non risolveranno certo radicalmente il problema della mitigazione idraulica dell'intera zona, né quello dell'approvvigionamento del gas ignorato per troppi anni e del quale ci stiamo con l'assessore Bellifemine e l'Italgas facendo responsabilmente carico. Piuttosto all'Asi stiamo chiedendo da tempo che adegui il progetto di realizzazione delle opere di mitigazione dell'area industriale alle nostre osservazioni, a quelle dell'Autorità di bacino e a quelle della Regione. Ci sono 14 milioni di euro in bilico, anche questi stanziati dalla Regione Puglia attraverso l'Unione Europea. Erano stati pensati per una ennesima grande opera, un "canalone" del diametro di un'autostrada che avrebbe dovuto sventrare altri pezzi di territorio. Abbiamo controproposto opere di mitigazione più rispettose degli equilibri e più adeguate al grave rischio idro-geologico presente in città. Abbiamo anche ribadito la disponibilità del Comune a compartecipare alla spesa. Ma da mesi aspettiamo che i progettisti Asi adeguino il progetto. Sono loro a doverlo fare, ma i ritardi sono notevoli. E rischiamo di vedere in fumo altri milioni di euro, utili alla sicurezza della nostra città".

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