Il 7 febbraio la fine delle operazioni di salpamento degli ordigni in porto. Continua l'attenzione per l'ambiente e la sicurezza

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«Da settimane stiamo eseguendo una operazione complessa che prevede il salpamento degli ordigni e la successiva distruzione in sicurezza. In seguito ci sarà la caratterizzazione delle altre aree in relazione a zone non ancora esplorate con l'obiettivo di salvaguardare gli uomini e l'ambiente marino. Proseguiremo con grande attenzione alla tutela e alla sicurezza del nostro mare». A sottolinearlo è il sindaco Tommaso Minervini a pochi giorni dalla ultimazione delle operazioni di bonifica del bacino del nuovo porto.

Le operazioni di salpamento e brillamento degli ordigni già individuati termineranno il prossimo 7 febbraio con quasi due settimane di anticipo rispetto al cronoprogramma. La conferma, in questo senso, arriva dai vertici del nucleo Sdai della Marina militare e del genio guastatori Foggia dell'Esercito, impegnati nelle operazioni.

Come è noto il trasferimento in cava, per il brillamento, degli ordigni recuperati dal nucleo Sdai della Marina militare ha preso il via il 27 novembre scorso.

Complessivamente saranno portati in cava ottantaquattro ordigni a caricamento speciale ritrovati sui fondali del nuovo porto: 49 bombe d'aereo inglesi da trenta libre; un ordigno caricato con fosforo bianco; un altro ordigno probabilmente caricato al fosforo bianco; 32 piat (proietti anticarro); una bomba d'aereo da 30 libre statunitense.



Molfetta, 31 gennaio 2019

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