Ai  Dirigenti Scolastici
delle Scuole dell'Infanzia
e di Primo Grado
della Città di Molfetta

Caro dirigente,
nei giorni scorsi ho ricevuto dal sindaco di Torino e presidente dell'Anci, Piero Fassino, una lettera. Invitava me e tutti gli altri sindaci d'Italia a festeggiare il 20 novembre e a ricordare istituzionalmente LA GIORNATA DEI DIRITTI DEL BAMBINO E DELL'ADOLESCENTE.  L'infanzia è un territorio colorato e incredibile.
Noi genitori e voi educatori vorremmo soprattutto che fosse per tutti i bambini uno spazio libero e obbligatoriamente felice, non contaminato da alcuna inquietudine, turbamento e preoccupazione. Stagione di giochi e fantasia, fogli da riempire di sogni e disegni.
Perché, allora, battersi per i diritti dei bambini e degli adolescenti? Perché non tutti hanno esperienza della stessa infanzia felice e perché non tutti hanno libero accesso alla stessa tranquillità e agli stessi orizzonti.  Ci sono famiglie, ad esempio,  che conoscono per i propri figli un'infanzia malata. L'incontro con l'inattesa esperienza della malattia di un figlio può sconvolgere ogni schema e violare ogni scontata libertà. Chiuderci nella solitudine, nella rabbia, nella rassegnazione. Ed è invece in risposta a questi sentimenti che i diritti dei bambini malati vanno difesi. L'accesso alle cure, agli spazi, all'assistenza scolastica e all'assistenza economica diventano fondamentali per abbattere ogni ostacolo di estraneità a una vita quotidiana serena e senza turbamenti.   Ci sono poi  famiglie e contesti in cui può insidiarsi la velenosa e dolorosa vergogna della violenza e dell'oltraggio. E contro la violenza  sui minori, di ogni genere e grado, il nostro sdegno deve levarsi traducendosi sempre nel conato della denuncia e della protesta, a protezione della dignità dei bambini e del loro diritto a una crescita gioiosa e priva di dolore e angoscia.  Ci sono infine condizioni in cui il bisogno, la povertà, l'impossibilità di emanciparsi facilmente da situazioni socialmente svantaggiate frenano l'eguale possibilità di godersi senza pensieri questa fase inziale della vita.  E sono grata, infinitamente, come madre e come sindaco, a tutte quelle associazioni che in questa città si spendono ogni giorno per abbattere le barriere architettoniche dell'ingiustizia e della discriminazione tra i bambini della città, per stringerli tutti, indistintamente, in un unico e virtuale girotondo senza differenze classiste che tengano. Non posso dimenticare i diritti dei bambini legati alla fruizione piena dello spazio in cui crescono: la loro e la nostra città.  Il diritto a vivere in un contesto ambientale sano, a respirare aria pulita, a trovare aperto il parco sotto casa e a poterci giocare in sicurezza, a fare il bagno in un mare sicuro, a partecipare in qualche modo alla vita politica cittadina e a sentire noi rappresentanti istituzionali vicini alle loro piccole grandi esigenze. Capaci di dare il buon esempio costruendo una città a misura dei loro sogni e bisogni e al tempo stesso di non raccontare favolette illusorie foriere di possibili delusioni da cenere e carbone.  Come Comune di Molfetta, inviamo per questo 20 novembre, a tutti i bambini delle nostre scuole un piccolissimo dono. Si tratta di un segnalibro con sopra le potenti parole di don Tonino sull'Unicef al contrario. Che questo piccolo rettangolo di carta possa essere il promemoria di tutti i diritti da garantire ogni giorno ai bambini e ai ragazzi della nostra città. Che possa nascondersi silenziosamente tra le pagine dei libri di scuola dei nostri piccoli cittadini e far germogliare in loro la voglia di costruire insieme un futuro comodo e giusto per tutti.

Il  Sindaco
Paola NATALICCHIO