Molfetta ritrova la sua biblioteca. Il Sindaco Minervini: abbiatene cura. Ora l’appalto di gestione

Molfetta ritrova la sua biblioteca. Il Sindaco Minervini: abbiatene cura. Ora...

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Ambienti più luminosi, una sala per i piccolissimi, nuovi spazi al terzo piano della fabbrica da utilizzare per conferenze, tavole rotonde o studio, il museo della civiltà marinara. E poi, la nuova Sala Finocchiaro, la Sala de Gennaro, la possibilità di muoversi in corridoi impreziositi da splendide opere d’arte, rivenienti dal patrimonio comunale che, però, in pochissimi avevano avuto modo di apprezzare.

E’ stata riaperta al pubblico la Biblioteca comunale “Panunzio” sottoposta, negli ultimi anni, ad importanti interventi di riqualificazione che hanno puntato soprattutto al risparmio energetico e alla funzionalità ma anche al recupero e al miglioramento degli spazi disponibili.

«Abbiatene cura – ha sottolineato il Sindaco, Tommaso Minervini, nel suo intervento – oggi restituiamo alla città la biblioteca in tutta la sua bellezza. E’ costata tantissimo alla comunità. Non solo in termini economici. Devo ringraziare le ditte che con molta pazienza e professionalità hanno eseguito lavori importanti e delicati, tutti i professionisti dell’Ufficio tecnico (Satalino, Fatone e Gigotti ed tutti i loro collaboratori), quelli esterni che hanno curato ogni intervento sia strutturale che impiantistico che tecnologico, gli operatori delle strutture culturali, coordinati dalla dirigente Lidia De Leonardis, la direttrice della biblioteca, Rosaria Fontana, cui è affidata la custodia e la vitalità della biblioteca, e tutto il mio staff, coordinato dal mio capo di gabinetto Rosa Losito per l’organizzazione della serata. E gli altri Settori del Comune, in quanto senza una concreta sinergia nulla è possibile. Qui abbiamo portato i quadri della cosiddetta “quadreria”, quelli che erano nascosti a palazzo Giovene, e che in pochissimi avevano avuto modo di apprezzare. In ultimo riapriamo due sale, la ristrutturata sala Finocchiaro, e oggi apriamo una sala che per me, in qualche modo, significa onorare un debito morale, la sala dedicata a Giovanni de Gennaro, grazie alle due figlie, Rossana e Serena, abbiamo tutta la sua dotazione libraria a servizio della Comunità. Un grazie particolare alla dirigente, ai professori e agli studenti del corso di musica della Savio. Ora - ha concluso il Primo cittadino - sappiate tutti rispettare questi luoghi e custodirli».

E, per consentire una migliore fruizione della Fabbrica, a breve, ci sarà un bando che ne garantirà la fruizione anche al di fuori degli orari comunali. Mentre saranno completate alcune forniture in corso di definizione.

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