Progetto “Difendiamo il mare”. Domenica con Poseidon blu team i sub ripuliscono i fondali del Lungomare Colonna

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I sub della Poseidon Blu Team Scuola Sommozzatori, il Nuclei Sommozzatori Soccorso Acquatico della Misericordia di Molfetta e gli operatori volontari di Greenpeace Italia insieme per ripulire i fondali dei fondali di un tratto di spiaggia del Lungomare Colonna di Molfetta. Appuntamento domenica 4 luglio, dalle ore 9.00 alle ore 12.30. Sarà un'operazione impegnativa e interessante. A supporto degli operatori anche mezzi nautici.
L'evento si avvale del patrocinio e della collaborazione del Comune di Molfetta.
Fa parte del progetto “Difendiamo il Mare”, campagna estiva di Greenpeace Italia e Molfetta sarà la seconda tappa in Puglia, dopo un cleanup a Santo Spirito sabato 3 luglio. A Molfetta sarà interessata la spiaggia del Lungomare M. Colonna, e la zona antistante l’area parcheggio della rotonda in prossimità di Via Orsini.

«Diventa sempre più determinante per la sopravvivenza del nostro pianeta e la conservazione dell’ecosistema e della biodiversità tenere puliti i fondali marini e l’ambiente in particolare. I nostri sub – spiega il Sindaco, Tommaso Minervini - domenica porteranno a galla anche rifiuti in gomma, che, con ogni probabilità, risalgono addirittura agli anni ’60. Iniziative come questa devono servire anche per sensibilizzare l’opinione pubblica».

L'evento è aperto a tutti. A coadiuvare i sub di Poseidon Blu Team e della Misericordia saranno presenti i volontari del gruppo locale di Greenpeace Bari ed il direttore delle campagne di Greenpeace Italia, Alessandro Giannì.

La spedizione “Difendiamo il mare” di Greenpeace Italia, che dal primo luglio fa tappa a Bari, vuole documentare la bellezza e la fragilità dei nostri mari, denunciare come i cambiamenti climatici e l'inquinamento da plastica siano interconnessi e producano impatti negativi sull’ecosistema marino e sulle comunità costiere. Grazie alla barca a vela Bamboo, messa a disposizione dalla Fondazione Exodus di don Mazzi, Greenpeace sta monitorando lo stato di salute del Mar Adriatico centro-meridionale.
A bordo, insieme agli attivisti dell’associazione ambientalista, ci sono le ricercatrici dell’Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino (IAS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova, del DiSVA (Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente) dell’Università Politecnica delle Marche specializzati nello studio delle microplastiche, ed esperti di flora e fauna marina costiera del DiSTAV (Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita) dell’Università di Genova.

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