"Scusa Alex". Il Paolo Poli deve tornare a essere la casa dello sport

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Tre anni fa un giovane tranese Alessandro Di Ronzo, perse un occhio in seguito al lancio di una sbarra metallica durante gli scontri tra ultras, ieri prima della gara con il Trani l'amministrazione e la società hanno tributato le scuse della città di Molfetta

Ieri allo stadio Paolo Poli è arrivata una storica vittoria della ASD Libertas Molfetta contro il Trani davanti a una tribuna festante. Vuoto il settore ospiti della gradinata, in quanto il Prefetto aveva disposto il divieto di trasferta per i tifosi del Trani. Tre anni fa, infatti, un giovane tranese Alessandro Di Ronzo, perse un occhio in seguito al lancio di una sbarra metallica durante gli scontri tra ultras.
Prima della gara è stato srotolato uno striscione perché come spiega l'assessore allo sport del Comune di Molfetta Serena La Ghezza: "Ad Alex con i dirigenti della Libertas abbiamo deciso di tributare le scuse della città. Episodi del genere non devono mai più accadere nel nostro stadio Paolo-Poli.
Il nostro impegno sarà massimo perché lo stadio torni ad essere un luogo in cui vivere il calcio con fair play in campo e sulle tribune. Un luogo dove poter tornare a portare serenamente i bambini. Ieri tutto è andato bene, ringrazio l'impegno delle forze dell'ordine, ma la vera vittoria dello sport sarebbe tornare a svolgere queste gare anche con i tifosi ospiti. A tutti chiedo di impegnarsi in questa promessa collettiva e di dimostrare, a partire dalla prossime gare anche in trasferta, la grande maturità necessaria a restituire sicurezza allo svolgimento di queste partite perché lo stadio torni a essere la casa dello sport".

Molfetta, 11 novembre 2013

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