Sentenza Lame. Il commento dell'amministrazione Natalicchio

Dettagli della notizia

"Nella sostanza lo studio dell'Autorità di Bacino resta valido. Inauguriamo una stagione di collaborazione strategica per la difesa e la sicurezza del territorio"

"La decisione della Corte di Cassazione riguarda un aspetto meramente formale della delibera del C.I. n. 11/2009 con cui è stato approvato il Piano stralcio per la città di Molfetta, ma non entra nel merito dello studio dell'Autorità di Bacino, che è risultato (al termine dei due gradi di giudizio) accurato e rigoroso". È questo il commento dell'Assessore all'Ambiente della Giunta Natalicchio, Rosalba Gadaleta, dopo la sentenza depositata pochi giorni fa (lo scorso 5 luglio) con cui la Corte di Cassazione a Sezioni Unite si è pronunciata sul ricorso proposto dal Comune di Molfetta contro la famosa "sentenza sulle lame" del 15 febbraio 2012. "Questa  amministrazione condivide sia i presupposti che le risultanze tecniche del PAI e intende tutelare il territorio ispirando la propria azione istituzionale ai principi di salvaguardia e precauzione. Per questo non abbiamo intenzione di proseguire l'azione legale contro l'Autorità di Bacino, ma ci adopereremo affinché vengano eliminati i vizi formali della delibera del 2009 riscontrati dalla Cassazione. Al tempo stesso abbiamo già concordato con l'Autorità di Bacino di insediare un tavolo tecnico con lo scopo di individuare le misure di mitigazione del rischio idrogeologico sul nostro territorio".

Sul tema è intervenuto anche il sindaco Paola Natalicchio: "Lo scopo preciso di questa nuova stagione di collaborazione strategica tra Comune e Autorità di Bacino è quello di salvaguardare due interessi ugualmente rilevanti. Da un lato, la difesa della sicurezza del nostro territorio; dall'altro lo sviluppo pianificato dei numerosi insediamenti economici ed edilizi. Sempre nell'ottica di uno sviluppo sostenibile e urbanisticamente compatibile con le esigenze ambientali".



LA STORIA

Il ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione era stato presentato dall'amministrazione comunale guidata dall'ex sindaco, Antonio Azzollini, per contestare la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP) che aveva dichiarato legittimo lo studio dell'Autorità di Bacino sul rischio idraulico per il territorio comunale di Molfetta. La Corte si è pronunciata pochi giorni fa rilevando un vizio di forma nella convocazione dell'organo deliberante, non riscontrato dalla sentenza del TSAP.

2009

L'Autorità di Bacino approva una perimetrazione del rischio idraulico per il Comune di Molfetta. Il Comune la contesta e propone ricorso dinanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.

2012

Il 15 febbraio il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche respinge il ricorso del Comune e afferma la piena legittimità delle delibere dell'Autorità di Bacino e dello studio idraulico effettuato sulle nostre lame. Il Comune di Molfetta non accetta la sentenza e la impugna dinanzi alla Cassazione sezioni unite

2013

Il 14 maggio viene discusso il ricorso di appello. Il 5 luglio viene depositata la sentenza che accoglie un motivo dell'impugnativa proposta dai rappresentanti politici pro tempore dell'amministrazione Comunale, nella parte in cui si eccepiva un vizio di convocazione dei componenti del comitato istituzionale dell'Autorità di Bacino.

Molfetta, 19 luglio 2013

Direttiva per la qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti

Commenta la seguente affermazione: "ho trovato utile, completa e corretta l'informazione."
  • 1 - COMPLETAMENTE IN DISACCORDO
  • 2 - IN DISACCORDO
  • 3 - POCO D'ACCORDO
  • 4 - ABBASTANZA D'ACCORDO
  • 5 - D'ACCORDO
  • 6 - COMPLETAMENTE D'ACCORDO

Il presente modulo utilizza i cookies di Google reCaptcha per migliorare l'esperienza di navigazione. Disabilitando i cookie di profilazione del portale, il form potrebbe non funzionare correttamente.

X
Torna su