Ventotto anni fa la strage di Capaci: l’esempio di Giovanni Falcone nel pensiero del sindaco Tommaso Minervini

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«Un ricordo vivo e militante è in me sulla lotta alla mafia attesta negli atti e nell'esempio di ogni giorno i valori della legalità e dello Stato in netta distinzione dei disvalori e della inciviltà della criminalità organizzata e strutturata per sua natura antagonista dello Comunità». Il sindaco Tommaso Minervini commenta così, in occasione del ventottesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, il coraggio di un uomo che, ancora oggi, continua a rappresentare un esempio il cui ricordo deve essere tramandato ai giovani.

Quel giorno, il 23 maggio del 1992, a Capaci, alle 17.57, con Giovanni Falcone persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro. E oggi, giorno della strage di Capaci, è diventato quello della celebrazione della Giornata nazionale della legalità. Una data simbolo per la lotta contro tutte le mafie. Quel giorno le mafie hanno cominciato a perdere davvero.

«Tutti noi, la nostra comunità prenda esempio da questi simboli e patrimoni morali» conclude il Sindaco.

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