Insieme amministratori comunali, associazioni di categoria, associazione antiracket per analizzare gli episodi di microciminalità che, negli ultimi mesi stanno interessando Molfetta; individuare percorsi condivisi; ascoltare le preoccupazioni dei commercianti; intervenire prima che la situazione possa diventare più complessa. Perché, lo ha detto il Sindaco, Tommaso Minervini, in apertura dei lavori dell’incontro organizzato con l’associazione antiracket, «ho la sensazione, e spero di sbagliarmi, che gli episodi registrati finora possano essere prove tecniche per una escalation. Sono sensazioni che ho comunicato agli organi preposti, che mi rassicurano dicendo che le indagini proseguono con l’obiettivo di fermare questa allarmante sequenza di eventi delittuosi».

Presenti all’incontro rappresentanti delle associazioni di categoria, commercianti, consiglieri comunali, oltre ai vertici dell’associazione antiracket, il presidente, Renato De Scisciolo, l’avvocato Maurizio Altomare. L’assessore alla sicurezza, Caterina Roselli, il comandante della Polizia locale, Cosimo Aloia, il presidente del Consiglio comunale, Robert Amato.
A destare preoccupazione è il fatto che molti episodi non vengano denunciati dalle vittime (i commercianti) e, in alcuni casi, le denunce vengano poi ritirate.
Tutti aspetti rappresentati alle forze dell’ordine, già nei giorni scorsi, dal Sindaco Minervini, che ha già fatto pervenire al Prefetto di Bari e al Procuratore della Repubblica di Trani, note per richiedere un rafforzamento della presenza di uomini e donne delle forze dell’ordine e di essere sentito sollecitando la convocazione di un comitato per l’ordine e la sicurezza.

La percezione dell’insucrezza è altissima in Città, tra i commercianti, gli artigiani, gli imprenditori e con essa cala la considerazione verso le Istituzioni. Da qui l’accorato appello del Sindaco, al Procuratore e al Prefetto, per un intervento straordinario su Molfetta per stroncare questi episodi.