Carabellese Pantaleo

Consegue la Laurea in Storia, a Napoli, nel 1901 e, 5 anni dopo, quella in Filosofia, a Roma, con una tesi sulla Teoria della percezione intellettiva in A. Rosmini

Pantaleo Carabellese
Periodo: 1877 – 1948

Filosofo

Nel 1921, pubblica la Critica del concreto, la sua opera più nota, che sarà ristampata nel 1940 e nel 1948. Ottenuta la libera docenza, si dedica all’insegnamento della Filosofia Teoretica a Palermo, tra il 1922 e il 1929. Porta a compimento ricerche e studi su Immanuel Kant attraverso cui elabora concetti e letture non convenzionali sul grande filosofo tedesco e sul pensiero postkantiano fino a Fichte (La filosofia di Kant. Vol.I; L’idea teologica, 1927; Il problema della filosofia da Kant a Fichte, 1929). Alla sua attività si devono anche traduzioni di importanti opere kantiane come Scritti minori/precritici (1923) e Prolegomeni ad ogni metafisica futura (1925). Nel 1930 è a Roma dove insegna Storia della Filosofia. Carabellese è ricordato per l’elaborazione della dottrina dell’”ontologismo critico”. Le sue opere principali, oltre a quelle già citate, sono L'Essere e il problema religioso (1914), La coscienza  morale (1914), Che cosa è la filosofia? (1921), Il problema teologico come filosofia (1931), Il mio ontologismo (1936), L'idealismo italiano (1938).

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