Muti Riccardo

Nasce a Napoli, ma è a Molfetta che trascorre infanzia e adolescenza. 

Riccardo Muti
Periodo: 1941 -

Direttore d’orchestra

 Resta in Puglia fino quasi alla maggiore età ed è nel dicembre del 1948, all’età di 7 anni, che accade l’evento che segna la sua esistenza. Per la festa di San Nicola, riceve in regalo “un piccolo astuccio con un violino da due quarti” (come racconta nella sua autobiografia Prima la musica poi le parole). Il percorso che lo porterà a dirigere molte tra le più prestigiose orchestre al mondo (Berliner Philharmoniker, Bayerischen Rundfunk, New York Philharmonic, Orchestre National de France, Philharmonia di Londra e Wiener Philharmoniker) inizia proprio quel giorno. Gli esordi molfettesi non sono agevoli con le prime lezioni di solfeggio, ma da lì in poi la strada sarà tutta in discesa. Tornato a Napoli studia pianoforte e si diploma al Conservatorio. A Milano completa gli studi diplomandosi in composizione e direzione d’orchestra. Nel 1968 assume l’incarico (che mantiene fino al 1980) di direttore del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 1986 al 2005 è direttore musicale del Teatro alla Scala. Di grande valore il suo contributo al repertorio verdiano, ma anche ad autori meno noti. Nel 2003, un nuovo riconoscimento con la Journée Riccardo Muti: per 14 ore, France Musique trasmette concerti da lui diretti. Ed è sempre lui sul podio de La Fenice di Venezia a dirigere l’atteso concerto di riapertura del teatro. Nel 2004 fonda l’orchestra giovanile Luigi Cherubini. L’interesse per la formazione dei giovani musicisti sfocia, nel 2015, nella prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy per direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti. Nel 2010 è eletto Musician of the Year dalla rivista Musical America e inizia a dirigere la Chicago Symphony Orchestra. Il 2011 è l’anno della conquista del Grammy Awards per l’esecuzione della Messa da Requiem di Verdi (nella categoria Miglior album classico dell’anno). Con il progetto Le vie dell’Amicizia testimonia il suo impegno civile attraverso concerti in alcuni dei luoghi simbolo della storia: da Sarajevo a Nairobi e Teheran passando per Beirut, Gerusalemme e Otranto. Le più importanti Università del mondo lo hanno insignito, fino a oggi, di oltre 20 lauree honoris causa.

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