Consulta Femminile
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- Data di ultima modifica: 15.02.23

Scheda di dettaglio
Che cos’è?
La Consulta Comunale Femminile di Molfetta è un organismo di emanazione comunale rappresentativo delle diverse forze e associazioni femminili.
Quando è nata?
L’atto costitutivo è datato maggio 1991, in applicazione degli art. 3 e 37 della Costituzione e della Legge Regionale n. 70 del 9/6/1980.
Da chi è composta?
La Consulta è composta dalle rappresentanti dei partiti e movimenti politici, dei sindacati e delle associazioni femminili presenti nel nostro territorio. Vede la partecipazione attiva di donne impegnate nella famiglia, nel lavoro, nel sociale e nel politico. Partecipano, inoltre, con parere consultivo, le rappresentanti dei Consigli d’Istituto, dei quartieri e della Consulta degli immigrati.
Quali sono i suoi obiettivi?
Suoi obiettivi primari sono quelli di sollecitare una più consapevole partecipazione della donna alle decisioni che riguardano la collettività e alla risoluzione dei difficili problemi della società in tutti i suoi molteplici aspetti e di realizzare, attraverso iniziative di vario genere, il pieno inserimento della donna nella vita sociale, economica e politica.
Quali sono i suoi organismi?
La Consulta è formata da:
- Direttivo: funzione di supporto dell’assemblea
- Senato della Consulta Assemblea: funzione propositiva per una più consapevole partecipazione della donna alle decisioni che riguardano la collettività
- Presidente: Marta Vilardi
- Direttivo
- Angela Alessandrini (Vice presidente)
- Sofia Valente
- Maria Lucia Minervini
- Patrizia Rosati
- Sara Pisani
- Referente istituzionale: Germana Carrieri – Assessore Politiche giovanili, Pari opportunità, Vivibilità e tempi della città
- Assemblea: base della direzione culturale e operativa della Consulta
- Laboratori di idee: approfondiscono, analizzano e propongono soluzioni a problematiche di particolare rilevanza per le donne
Che cosa fa?
La Consulta promuove iniziative ed interventi culturali sulle problematiche femminili. Viene sentita dalla Giunta o dal Consiglio Comunale quando sono in discussione programmi o provvedimenti che hanno rilevanza per la condizione femminile. Esprime il proprio parere, su problemi di particolare importanza economica, sociale e culturale e presenta mozioni, osservazioni e proposte ai competenti organi comunali attraverso progetti concreti.
I punti di forza della Consulta
- le politiche delle pari opportunità di genere
- un’ assemblea partecipativa sia nel processo innovativo, sia nelle decisioni
- le associazioni o gruppi di appartenenza più visibili
- i laboratori di idee con gruppi di lavoro con obiettivi e impegni più mirati
- le collaborazioni concrete con gli interlocutori esterni (Comune, AUSLBA, Consultorio, Commissioni Pari Opportunità, Regione, Provincia)
- la cultura della pace e della legalità
Documenti e link
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