Molfetta si doterà, di nuovo, di un Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi. Nei giorni scorsi, Robert Amato, presidente del consiglio comunale, e Caterina Roselli, assessore alle politiche giovanili, hanno incontrato i dirigenti scolastici per predisporre ogni cosa e giungere all’avvio dei lavori del consiglio comunale baby.

«D’intesa con il Sindaco Tommaso Minervini e l’Assessore alle politiche giovanili Caterina Roselli, ho ritenuto importante riprendere il dialogo con le Istituzioni scolastiche – sottolinea il Presidente Amato - affinchè riprendesse il progetto del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi.
Un progetto che vede già un regolamento, approvato nel 2019 in consiglio comunale, interrottosi a causa della pandemia ma che abbiamo voluto fortemente rilanciare al fine di riavvicinare ragazze e ragazzi, futuri cittadini e amministratori del domani, alla politica e alla cosa pubblica.
Vi è il bisogno di ritornare ad un’educazione civica che – conclude - insegni il rispetto per le Istituzioni e che educhi all’amor proprio per la propria città, che coinvolga le nuove generazioni ad interessarsi delle problematiche locali al fine di diventare forza propositrice e linfa nuova su quelle che sono le tematiche quotidiane cittadine».

«Abbiamo deciso di riprendere questa iniziativa - aggiunge l’assessore Roselli - per dare voce ai ragazzi per favorire una collaborazione tra le Scuole e l’Amministrazione comunale.
La finalità del Consiglio comunale delle ragazze e ragazzi è consentire la partecipazione attiva ai bambini e agli adolescenti in età scolare, ai lavori attinenti la promozione di idee e progetti, iniziative ed azioni che possano riguardare la nostra città. Credo nelle potenzialità dei ragazzi saranno capaci di proporre delle iniziative e dare dei giudizi sui problemi che riguardano la gestione della città, soprattutto per quanto riguarda il mondo della scuola, sicurezza, ambiente, sport e spettacoli culturali».

«Come amministratori – il commento del Sindaco, Minervini - abbiamo il compito di avvicinare i giovani alle Istituzioni, per farli sentire parte di una Comunità, per renderli cittadini consapevoli di domani e per aiutarli a comprendere i modi e i luoghi della democrazia, della partecipazione e della convivenza civile».